2016 IN A NUTSHELL



Il 2017 è arrivato portandosi in dote un guasto al velux della finestra dopo 7 secondi dalla mezzanotte. Il brindisi è stato fatto, giusto perchè mi son svegliato un attimo prima del nuovo anno, riempiendo il bicchiere con un riflesso ninja che poche volte si è visto in un corpo ancora addormentato. Sarà un altro anno divertente.
Il 2016 è stato veramente un anno stressante, forse il più stressante di tutta la mia vita. Un anno iniziato con il lavoro necessario per il setup di Gamera e completamente assorbito dallo studio, che tra pianificazione prima e casini dopo (burocrazia, gente idiota, sfighe e via dicendo) è finalmente partito ad agosto. Da allora, in ogni caso, di cose ne abbiamo già fatte pur non avendo ancora fuori niente. Unit 4 tuttavia è sostanzialmente pronto e considerando il tempo di effettivo lavoro, posso ritenermi soddisfatto al netto di tutti gli incidenti che sempre capitano durante un kick-off. Il buon lavoro fatto ha portato infatti lo studio ad avere un'ottima visibilità, con l'annuncio del prodotto su Xbox Wire e IGN, l'esclusiva One e tante buone cose a cascata relative anche al discorso corporate. Comunque gennaio in questo senso sarà un mese buono, visto che annunceremo una bella cosa settimana prossima e un vero e proprio megaton (credo) all'inizio di febbraio. Un qualcosa che ripaga di tanti sbattimenti, stress, notti in bianco e via dicendo. Il 2016 è stato anche l'anno delle proposte di lavoro: tante, ricche, interessantissime. Arrivate tutte nell'unico momento della mia vita in cui veramente era impossibile cambiare, nonostante si parlasse di cose veramente grosse. Estero, Italia. Non è mancato nulla e anche se sono cose che resteranno nell'album dei ricordi, la gratificazione dell'essere stato anche solo pensato per fare determinate cose e pure la follia di rifiutare, quando tanti venderebbero la madre anche solo per avere la chance di un colloquio e non di un'offerta, è tanta. Queste le due cose a livello personale più significative, oltre al trasferimento in quel di Padova dove Gamera è stata aperta per motivi strategici, dopo due anni infernali a Roma.


Storm a 30Km da casa significava delle traversate infinite del centro che portavano via tre ore di vita al giorno in macchina. Insostenibile. Ah, ho fatto pure poker al Drago D'Oro, con la quarta statuetta che teoricamente mi rende il più titolato fino a marzo prossimo (hint: vincerà Redout, The Town of Light a seguire). Parlando di blog, c'è da dire finalmente che sono riuscito a sistemare cose che mi hanno consentito di dare una parvenza di struttura al tutto, con un EldaStyle che ha festeggiato il suo decimo anno di vita. Ho riadattato graficamente un pacco di contenuti vecchi, segato quelli scaduti (con video non più reperibili) e di cose da caricare una volta impaginate a modo, ce ne sono ancora tante del vecchio sito. Gli accessi viaggiano costantemente tra i 25.000 unici al mese e passa quando scrivo molto, riducendosi a poco più della metà quando non aggiorno tanto. Diciamo che un migliaio di persone continuano a rappresentare l'utenza media e la cosa, considerando da quando andiamo avanti, mi rallegra molto. Su EldaStyle nuovo corso, in questo 2016, sono tornate anche le campagne pubblicitarie che mancavano da un po' e sono molto soddisfatto anche di questo, considerando il numero di blogger che si impegnano a unboxare ogni cosa in caccia di click nella speranza di avere qualche soldino. Fa piacere il discorso campagne soprattutto perchè c'è ancora qualcuno che da valore a chi scrive cosa evidentemente. Il 2017 potrebbe essere l'anno di YouTube per me in realtà, trovando il tempo e il format giusto. Ma questa è un'altra storia.

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