ELDAWARDS 2016: SVOLTA MAINSTREAM



Era iniziata per scherzo, poi è diventata una tradizione. Torna l'appuntamento con i giochi belli belli secondo me, arrivato alla sue ennesima edizione che costa fatica ma fa guadagnare accessi. Con polemica, qualche volta.
In realtà il 2016 è stato un anno tranquillo dal punto di vista delle scelte da fare, in base al giocato ovviamente. Ricordo anni in redazione, quando c'erano da metter giù i premi per Game Republic, di amicizie finite, calci, pugni e bestemmie assortite. Poi ci sono anni come questo in cui tutto è molto semplice e pure nel voler cercare la riflessione (o la discussione) non si riesce. Per un attimo avevo pensato infatti di infilare No Man's Sky come GOTY, perchè in fondo quando si parla di qualcosa così tanto e quando si arriva a certi numeri, l'achievement ci sarebbe anche. Però sono andato più sul classicone, guardandomi indietro e constatando un riavvicinamento a Steam che ha abbassato (non troppo) le mie stats su Xbox Live che continuano a fare paura ma non tanto quanto nel 2015. Ah, 'sto giro trovate i video.

Sorpresa dell'anno: Titanfall 2


Non ricevevo un gioco da Electronic Arts dal 2008, poi è arrivato Il Toso e questo 2016, quantomeno, ha portato in casa un FIFA ben gradito. Eppure la sorpresa (per me e per questi awards) è rappresentata da un prodotto che, paradossalmente, è passato in sordina oscurato da un altro FPS, sempre EA. Insomma, Titanfall 2 non se lo aspettava nessuno ma per certi versi neanche Battlefield 1. Il secondo non prende il premio per un pelo, forte dello status di primo Battlefield quasi perfettamente funzionante al lancio. Il primo però tira fuori una campagna di pregio e sorpassa all'ultima curva. Diciamo quasi un pari merito ma il succo è che per una volta, non deludono due pezzi grossi arrivati con super hype in dote.

Delusione dell'anno: No Man's Sky


Il più discusso, il più amato, il più odiato. Ma soprattutto il più discusso, da un pacco di gente che non ci ha capito un cazzo e da un pacco di fanboy con il prosciutto sugli occhi, che hanno tendenzialmente strumentalizzato tutte le critiche sacrosante a un prodotto che, semplicemente, poteva piacere e non piacere per tanti motivi, al netto delle dichiarazioni di Murray, Sony e compagnia. La recensione sta qui ed è a prova di idiota.

Miglior gioco che nessuno ha giocato: Shadow Tactics: Blades of The Shogun


Negli anni con amici vari, tante volte si era discusso di mettere in piedi uno studio di sviluppo che avrebbe potuto lavorare a un nuovo Commandos. Perchè non se ne vedevano da tempo, di quel genere, di giochi fatti a modo. In questo caso non solo parliamo di un prodottino confezionato a meraviglia ma anche di tante buone idee mixate a un gameplay solidissimo come ai tempi. Che poi ci hanno giocato pure in parecchi, considerando oltre 50.000 copie in pochi giorni ma in qualche modo dovevo pur premiarlo in questo 2016, 'sto gioiellino. Recensione a breve.

Menzione d'onore: Joe Dever's Lone Wolf HD Remastered


Non è uscito adesso, non c'entra niente probabilmente con il topic ma mi pareva comunque il minimo. Di Lone Wolf ho scritto tanto. Della sua genesi, del suo percorso, del mio coinvolgimento. Un gioco che sento particolarmente mio, paradossalmente più di altri, nonostante de facto abbia lasciato lo studio prima dell'inizio dei lavori. Ma della licenza, come dicevo, ho la piena paternità e ne sono strafiero, oggi più che mai. Purtroppo qualche giorno fa, Joe Dever è venuto a mancare. E sapere che questa cosa esiste online perchè mi sono sbattuto prima ancora che tutta la macchina venisse messa in moto, è in qualche modo emozionante. E poi è un bel gioco, quindi fate un po' voi.

Epic Fail 2016: Nintendo


Cercare un gioco era troppo complicato quindi perchè non buttarci dentro la grande N che cessa ufficialmente la produzione della console più inutile della storia, il WiiU, rivelando al mondo la sua nuova console lo stesso giorno dell'annuncio del nuovo Red Dead, senza farci neanche capire una mazza di come sarà.

Celodurismo Award: Overwatch


Non è tanto per il gioco che per una questione probabilmente anagrafica, non mi interessa, non mi appassiona e non mi ha catturato. Quanto per il fatto che se Blizzard decide di fare una cosa tipo entrare a gamba tesa su tutti gli altri, lo fa e basta. E lo fa srotolando la sua gigantesca minchia sugli sport competitivi online con un gioco che ha preso premi a destra e sinsitra, per un motivo.

Miglior MMO: The Lord of The Rings Online


Certo che dare un premio a un gioco di quasi 10 anni fa è abbastanza comico, eppure per Il Signore degli Anelli di Turbine vale un po' lo stesso discorso di The Division poco sopra, in quanto a feed e aggiustamenti nel tempo. Parliamo di un prodotto tra i pochi a non essere stati disintegrati da World of Warcraft, con una fetta di utenza solida e affezionata e un gameplay diverso dalla concorrenza che ha consentito al miglior mondo persistente tolkeniano in circolazione, di restare florido per una decade e di attirare ancora oggi tanti curiosi (come me, back in action dopo una vita). Date un occhio.

Gioco più atteso 2017: Mount & Blade II Bannerlord



Per me Mount & Blade: Warband è stato il GOTY di qualche anno fa a mani bassissime. Se non ci avete mai giocato, fatelo subito. Solo di mod, i giochi sono 240 e sono tutti virtualmente infiniti, bellissimi, profondissimi. Il sequel ha semplicemente sgrezzato tutto ciò che il budget aveva consentito di fare solo in maniera approssimativa, aggiungendo nuove feature e perfezionando una cosa già meravigliosa. E lo fanno in Turchia, manco a Los Angeles.

Miglior gioco mobile: Reigns


Ci sarebbe anche su Steam ma sul telefonino per me rende di più. Apparentemente idiota, incredibilmente profondo. A due spicci. Devolver non sbaglia mai.

Miglior gioco italiano: Redout



Se l'anno scorso era stato facilissimo con NERO, visti i valori di produzione in campo (a prescindere dal fatto che fosse roba mia, perchè che fosse qualcosa di superiore alle altre cose del bel paese in giro era palese), il GOTY italiano 2016 che vincerà Drago D'Oro a marzo è Redout. Un altro livello, stavolta pure se confrontato con la concorrenza racing di Milestone. Ad oltre 30.000 copie su Steam. Del resto lo sviluppano amici bravi. Tra i pochi con cui ci accompagnamo.

Miglior sito specializzato italiano: Spaziogames. Al centro di troppe polemiche spesso, attaccato dai paladini del cazzo e della merda del bene di cui nessuno aveva chiesto, eppure sempre in piedi. E gestito alla grande da gente brava, a prescindere dalle chiacchiere da cortile. Camicia gialla for the win e via.
    Miglior sito specializzato straniero: Kill Screen. Per la seconda volta consecutiva, perchè continua a fornire punti di vista completamente differenti rispetto a tutti gli altri in giro sull'internet e sono punti di vista incredibilmente validi in gran parte dei casi. Eruditevi a questo link.
      Miglior rivista specializzata italiana: Play Generation. Da qualche mese la sviluppa una squadra di amici, capeggiata da Riccardo Meggiato. Riccardo è un giornalista vero e pure in questo caso la differenza con tutto il resto si vede.
        Miglior rivista specializzata straniera: EDGE. Una rivista che non mi è mai piaciuta, alla fine, eppure resiste pure lei al tempo mantenendo la sua influenza sul pubblico e conservando uno zoccolo duro di lettori che non molla mai.

        Miglior blog: Nerdando. Era nato quasi per scherzo da amici finiti insieme per caso, dopo lunghe sessioni di FIFA. In poco tempo ha tirato in piedi un esercito di lettori, migliorando nei contenuti e restando leggerissimo e divertente da leggere. Punto di riferimento per i boardgame in Italia a mani basse. Uscitegli #bigmoney a questo link.
          Gioco dell'anno: The Division


          Non è tanto per il fatto che lo ritengo un capolavoro ed è stato il gioco che ho giocato di più nel 2016 statistiche alla mano, quanto per il fatto che per una volta è universalmente riconosciuto come i feed dei giocatori siano stati raccolti trasformando a suon di patch un prodotto già di suo mastodontico e comunque divertente, in qualcosa di perfettamente bilanciato. Donandogli una nuova vita. La recensione del gioco è qui. Quella del primo DLC, Underground, qui. Quella di Survival appena arrivata, qui

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