PORNOGRAFIA E VIRTUAL REALITY: VERSO IL FUTURO A SUON DI PUGNETTE (COME ERA OVVIO CHE FOSSE)



Dopo fiumi di discussioni successive al ridicolo lancio di Oculus, seguito poi dall'altrettanto problematico unveil di Vive e relativo price point, Sony ha chiuso il cerchio ufficializzando prezzi e date per Morpheus su PS4. La verità è che del gaming, come dicevamo, non frega una mazza a nessuno. Il futuro passa per il porno. Come sempre.
Lo sdoganamento della tecnologia arriverà attraverso l'uso comune delle periferiche, lo dicono tutti quelli con un minimo di raziocinio. Quando i visori diventeranno mainstream, tutto sarà già diverso. E se l'estimate da qui a un paio d'anni per il mercato dei videogiochi parla di un misero mercato fatto di 3.000.000 di PC casalinghi in grado di far girare il tutto (considerando un ROI del 10%, altissimo, fate due conti sulle proporzioni del business) quando discutiamo di altre cose lo scenario cambia radicalmente. Le applicazioni della VR sono infinite e quando arriveremo a un utilizzo di servizio, il futuro sarà veramente cambiato. Ma come arrivare a tour guidati di posti, viaggi nel tempo e applicazioni mediche di diverso tipo? Semplice. Con le pugnette il porno. Sul fatto che il porno abbia condizionato lo sviluppo della tecnologia da sempre, rivoluzionando la nostra vita da nerd, c'è molto poco da dire. Sul fatto che l'industria pornografica sia anche una delle più remunerative e lungimiranti, pure. Pornhub è un esempio lampante di imprenditorialità di un certo tipo, che dimostra lungimiranza e genio. Se YouPorn aveva già dimostrato attenzione verso le nuove tecnologie e i nuovi trend andando a sponsorizzare un team professionistico spagnolo (trasformatosi da Play2Win a Team YP), Pornhub ha puntato subito il bersaglio grosso aprendo il primo canale dedicato alla VR dove sarà possibile immergersi a 360° in una scena qualsiasi del fornito catalogo (che vanta pure una sezione sulle gamer, giusto per non farsi mancare niente).


Tra le altre cose, la company capitanata tra gli altri da Corey Price, già a luglio dello scorso anno aveva lanciato il primo culo la prima periferica dedicata alla pornografia virtuale con un bundle fuori di testa comprendente un culo di plastica la sopracitata periferica, un visore e un telecomando da utilizzare come alternativa all'applicazione per smartphone. Di cosa parliamo? Di TwerkingButt, un culo di plastica una riproduzione del fondoschiena femminile da far muovere a ritmo personalizzato, smassaggiare e utilizzabile per chissà quali altri terrificanti cyber scopi. Che poi definire CyberSkin un culo di plastica una semplice periferica è assai riduttivo, visto il brevetto depositato che conferisce all'aggeggio una vera sorta di pelle sintetica calda, morbida ed elastica come quella di un culo vero una persona vera. Foto in apertura. Pure qui parliamo di prezzi assurdi: 600$ per la versione semplice e 999$ per quella deluxe. link non ve li posto, tanto li conoscete. Istruzioni per l'uso nel video qui sopra. Questo, si, ha un senso.

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