[SERIE REVIEW] BREAKING BAD (S.1)



Nel mondo esistono poche persone che non hanno idea di cosa sia Lost. Io, per dire, tranne che per il fatto che la prima puntata si apre con un incidente aereo, ignoro completamente di cosa tratti la serie e nessuno è riuscito mai a spoilerarmela.
Ho una specie di potere magico per cui riesco a filtrare notizie, info e spoiler, per l'appunto, relativamente a serie e videogiochi che mi ispirano. Conto di recuperarle poi ma spesso non accade. Lost, per dire, chi l'ha mai più visto? Con Breaking Bad è avvenuta la stessa cosa: fiumi di parole, commenti super positivi, uno dei migliori finali per una serie TV e tutto il resto. Con pure l'aggravante che un paio d'anni fa in Games Week, mi son pure comprato tutta la collezione di cofanetti da Unieuro, pronto per la full immersion. La full immersion poi non è mai arrivata ma in compenso mentre i cofanetti di cui sopra giacciono ancora nel cellophane in libreria, è arrivato Netflix con il suo carico d'amore a risolvere la questione e quindi, oh, una vita dopo, ho iniziato con la prima stagione di quella che molti dei miei amici hanno definito la migliore serie degli ultimi anni per una serie di motivi. E che sia tanta roba, Breaking Bad, si capisce abbastanza in fretta: c'è Walter White (Bryan Cranston) che è un professore di chimica sfigatissimo, in quel di Albuquerque. Ora, non se Albuquerque ce l'avete presente. Io ci ho fatto un atterraggio di emergenza tornando da Las Vegas con il Doc e Andrea Maderna, una decina di anni fa. Basterebbe dire che vive in quel posto per  fare del personaggio di Cranston il più sfigato ever ma lui fa pure il professore di chimica (la mattina, in realtà lava le macchine il pomeriggio perchè è povero), ha una macchina di merda, una moglie rompipalle, un figlio disabile, una figlia in arrivo e una vita allucinante da perdente. Un bel giorno, per non farsi mancare niente, gli diagnosticano pure un bel cancro in fase terminale ai polmoni (mai fumato, ovviamente).


Walter impazzisce quindi ma avendo il cognato nella DEA e sapendo quanti soldi si tirano su con le metanfetamine, decide di provarci per dare un futuro alla sua famiglia. La prima stagione è quindi la prima parte del viaggio di Walter e della sua metamorfosi da perdente in una persona che se ne sbatte, passando dalla vendetta sul bullo di turno che salta la fila in posta a una nuova avvincente vita sessuale con la moglie Skyler, fino ad arrivare all'epilogo tenendo testa a un boss della droga completamente squilibrato e ottenendo il suo rispetto. Nelle 7 puntate poi, non mancheranno colpi di scena e gag divertenti, alternate con situazioni più introspettive e pesissime legate proprio alla condizione del protagonista e favorite dal maldestro compagno di avventura Jessie (Aaron Paul), piccolo spacciatore divenuto socio dopo la dipartita del suo partner originale arrestato proprio dal cognato di Walter e successivamente ucciso e sciolto nell'acido proprio dalla strana coppia dipinta da Vince Gilligan ormai ben 8 anni fa. Dico la verità: bella ma mi aspettavo qualcosa di più. Scorre via tranquilla ma non m'ha attaccato al divano, nonostante tutto. Resto comunque ovviamente convinto che il mondo non abbia potuto sbagliare tutto insieme e quindi confido, come dicevo, in uno dei migliori crescendo del piccolo schermo dell'ultimo periodo.

VOTO 7/10

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