[PC REVIEW] PARTY HARD



Pensate che bello: una festa ogni sera, sempre, comunque. Musica a palla, alcolici, gente che limona dura, gente che spacca cose, urla, vomita e si addormenta in un angolo mentre si balla ad oltranza. Ecco, pensate che bello adesso se la festa fosse puntualmente sotto casa vostra.
Diciamo che gli ucraini di Pinokl hanno un po' estremizzato, creando un roster di personaggi che altro non sono che assassini decisi ad ammazzare tutti gli invitati dei vari party, per avere un po' di tranquillità. Pixel tanti, sangue pure. Party Hard è di base una serie di livelli da ripulire, eliminando tutti i partecipanti delle feste di cui sopra con una moltitudine di espedienti diversi. Oltre al coltello infatti, sarà possibile fare fuori gente a caso utilizzando l'environment e una serie di risorse generate randomicamente ad ogni riavvio. E i riavvii, a proposito, saranno tanti, perchè Party Hard è molto molto complicato e da giocare, incredibile a dirsi, in maniera ragionata per non finire arrestati dalla polizia. Sostanzialmente ogni quadro avrà un numero di vittime da eliminare e la missione sarà compiuta quando il counter arriverà a zero. Ci vorrà un pizzico di strategia per evitare di essere catturati dai buttafuori o per non finire vittima delle proprie trappole disseminate sapientemente a destra e sinistra. Si potrà lasciare il gas acceso e far saltare un'intera cucina o anche dare fuoco a delle stanze con la benzina, passando per l'avvelenamento dei cocktail o anche per il crollo di un albero. Si potranno nascondere i cadaveri in tombini o in un banco frigo ma anche bruciarli o utilizzare casse e nascondigli disseminati in giro. Sarà anche possibile servirsi di aiuti esterni con una telefonata, come per esempio la guardia del corpo che vi proteggerà dagli sbirri ma anche le prostitute utili per concentrare tutti sulla pista da ballo, magari per tirare una granata. Dalle valigette disseminate in giro, potrete raccogliere infatti attrezzatura tipo fiasche di veleno, abiti utili per passare inosservati e via discorrendo. Colorato e impegnativo ma anche ripetitivo e di certo non politically correct. Tutto sommato, addictive. E disponibile anche su One.



VOTO 7/10

No comments:

Post a Comment

Questo form è per dire la tua. Ricordati di registrarti con il tuo account Twitter/Google con un bel click sul colonnino a destra "Unisciti al sito". Pensa che è gratis e fa pure figo!

CONTACT ME

Name

Email *

Message *