[MOVIE REVIEW] STAR WARS: IL RISVEGLIO DELLA FORZA



E così alla fine è successo: dopo aver mancato l'anteprima stampa e averne sentite di ogni, sono finalmente riuscito a vedere il nuovo capitolo di una delle saghe più amate di sempre. Niente spoiler. O forse qualcuno. Vediamo.
Come molti di voi sapranno, specialmente chi mi conosce un po', il mio interesse per Star Wars e tutto quello che ci gira intorno è relativamente poco. Sarebbe sciocco non riconoscere ciò che la prima trilogia ha rappresentato per un paio di generazioni almeno e sarebbe ancora più stupido non giustificare alcuni meccanismi nati da quella che fu una rivoluzione vera e propria e che si sono trasformati nella macchina dell'hype e del marketing, che ha reso il marchio uno dei più celebri di sempre. La stessa macchina che ha consentito alla seconda trilogia di resistere a un fiume di critiche al momento dell'uscita, nonostate il livello non fosse sicuramente quello dell'originale. La stessa macchina che ha preparato il campo per Il Risveglio della Forza, monopolizzando stampa, TV e media in generale prima e dopo il fatidico ritorno sul grande schermo. La cosa buona, non essendo fanboy, è stata approcciare il tutto con quel sano distacco necessario per una critica che non sia uno spot pro o contro una determinata cosa. Onestamente leggere quello che è stato scritto nei giorni successivi all'anteprima di cui sopra e poi interpretare il giudizio del pubblico, ha portato a cogitazioni di diverso tipo strada facendo. Conosco qualche firma importante più o meno innamorata di Star Wars e vedere la delusione di alcuni mi ha fatto ben sperare. Si perchè, escludendo i leccaculo e quelli felici di farsi le foto davanti al cartellone perchè loro c'erano, quindi capolavoro, il vero hint è arrivato dagli scontenti che avevano bollato il film come un reboot destinato più ai giovani che ai seguaci storici. Un reboot condito da esplosioni, battute, personaggi interessanti e poche menate filosofiche legate al discorso Forza, Jedi e via dicendo. Insomma, nella mia testa, entertainment nudo e crudo. Come dovrebbe essere sempre. La presa bene scorreva quindi potente in me, tanto da portarmi a scrivere una roba del genere e da farmi prenotare un paio di biglietti per il cinema carico di belle speranze. E poi eccoci qui: sala vuota (incredibilmente), giù le luci e si parte, convinto di uscire un paio d'ore dopo con un rinnovato interesse per il mondo che Lucas e Disney hanno rispolverato per l'occasione.



Prima parte che va via liscia: Rei bellina e che regge la scena, vecchi e nuovi volti che rientrano in ballo un po' alla volta, riferimenti vari a ciò che è stato. E chi se ne frega se Finn passa da assaltatore sfigato al reggere in mano la spada di Luke, finita non si sa come in una cassa su un pianeta a caso gestito da amici della Resistenza. Alla fine conta il divertimento no? Ed ecco quindi che Fernandello Kylo Ren (doppiato tra l'altro dal tuo migliore amico) pare fighissimo nonostante sia la copia 2.0 di Darth Vader, praticamente come tutti i nuovi, in un'ideale passaggio di consegne generazionale. Tanto poi, oh, si sta incollati allo schermo dai. E invece no. E invece per la seconda volta nella mia vita mi sono addormentato. Ho chiuso gli occhi. Ok, ero stanco, causa lungo viaggio ma dopo un intercontinentale di 15 ore verso Los Angeles, in genere un film me lo guardo senza problemi se mi prende. E invece stavolta no. Dal momento dell'attacco dei buoni alla Morte Nera dell'Impero base del Primo Ordine, fin quasi alla sequenza finale ho russato con la testa indietro, fatta eccezione per un sussulto al momento del trapasso di Han Solo (quando si è svegliato pure quello dietro me, dopo il timido brusio della gente ancora in forze). Ho perso il combattimento nella foresta, ho perso la botta di culo oscuro che ha salvato Fernandello Adam Driver da sicura dipartita, ho perso l'ennesimo trionfo del bene sull'oscurità. E sapete che c'è? Non me ne può fregare di meno. Star Wars: Il Risveglio della Forza è un filmetto che si può tranquillamente recuperare in blu-ray quando sarà. Un filmetto che parte bene ma non decolla mai e che ti costringe a fare paragoni con tutto quello che c'è in giro. E se pensate che la migliore prova attoriale è quella di BB8 (che è stato sostanzialmente pensato per dare un effetto Wall-E), il cerchio si chiude. Tanto tra 600 giorni circa, saremo di nuovo qui a riparlarne in ogni caso, con Episodio VIII.

VOTO 6/10

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