DUNGEONS & DRAGONS E LA REALTA' VIRTUALE





Del perchè la realtà virtuale sarà ancora a lungo sostanzialmente inutile nel mondo dei videogiochi, scriverò poi. Metto giù cose da un po', poi per un motivo o per l'altro non finisco mai il ragionamento. Nel mentre l'ottimo Michael Patcher ha sancito il successo delle periferiche VR quindi, come avviene puntualmente con le sue analisi, avverrà l'esatto contrario. La cosa corrobora dunque la teoria che prima o poi riuscirò a spiegarvi per bene, con buona pace dei giovani sviluppatori indipendenti che oh, questo è il futuro e noi siamo pionieri. Pionieri destinati a fallire in un'ottica di business, ma ci arriviamo in un secondo momento.
Nel mentre invece, arrivano buone nuove decisamente nerdiche con Wizards of the Coast al lavoro con AltspaceVR per portare Dungeons & Dragons (quello classico) nelle case della gente in una maniera del tutto inedità. Grazie ad AltspaceVR infatti (un service gratuito dedicato a Oculus Rift, HTC Vive, Leap Motion e Kinect), sarà possibile sperimentare in sessioni private con i propri amici, delle sessioni ruolistiche inedite grazie ai numerosi headset disponibili. Sarà quindi possibile guardare video e presentazioni e soprattutto avere a portata di mano (letteralmente) schede personaggio, miniature e ambienti 3D utili per costruire la propria campagna su misura. Pare addirittura che delle persone normali siano riuscite a giocare oltre 6 ore senza farsi esplodere il cervello. Qualche info in più su Venture Beat, just in case.





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