THE DIVISION E L'HYPE: LO STATE FACENDO BENE



Manca poco alla release di The Division su Xbox One e dopo un primo giro di testing, posso affermare con una certa sicurezza che la scimmia è salita potente. E poi quando Ubisoft ci si mette, tra un Assassin's Creed e l'altro, conosce tanti bei modi di fomentare il giocatore.
Onestamente non lo seguivo, non mi interessava e me ne fregava poco. Poi però comunicato dopo comunicato, info dopo info, un po' la curiosità era salita e quindi oh, un giretto in beta era dovuto. Senza dilungarmi troppo su cose che dirò poi, posso di certo affermare che The Division, per me, potrebbe essere il Destiny del 2016 già mantenendo metà delle promesse fatte nel tempo. Mi piace il setting, mi piace il ritmo, mi piacciono le dinamiche alla base del gameplay. Mi piace tutto e prego solo che Ubi non cada negli errori fatti da Activision nella gestione del suo prodotto, a più livelli. Tra le altre cose oggi, è uscito fuori Collapse, una simulazione di un paio di minuti già virale, che sfrutta la geolocalizzazione per simulare una pandemia e dare l'idea di quanto tempo occorra all'uomo per ritrovarsi quasi estinto come nel gioco. Un'idea geniale che sfrutta tra l'altro dati reali e 180 secondi circa fa salire ansia e hype in egual misura. Da Roma (dove stava casa mia), quasi 6 miliardi di morti in 25 giorni. E non mi avete ancora visto incazzato. Il link diretto è questo qui ma su Facebook qualcuno dei vostri amici avrà sicuramente già fatto un casino...

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