AMIGA MIA (N.12): INDIANA JONES AND THE LAST CRUSADE



Il nuovo film di Indiana Jones si farà e nonostante il forte rischio che si arrivi a un pericolosissimo effetto Star Wars, nulla potrà impedirci di guardare indietro a un certo momento e ricordare quando tutto era migliore. Specialmente parlando di videogiochi.
Ron Gilbert, Noah Falstein e David Fox, insieme per una delle più grandi avventure di ogni tempo. Indiana Jones and The Last Crusade può semplicemente essere definita così, senza aggiungere altro. Siamo nel 1989 e la Lucas è nel suo momento migliore con release a tappeto che hanno poi segnato la storia di un'epoca intera. Non è chiaro quando il valore medio dei tie-in abbia iniziato a diventare drammaticamente scadente ma in questo caso, parliamo non solo di un'avventura eccezionale ma in generale di un prodotto quasi perfetto sotto tutti i punti di vista (nonostante scuole di pensiero differenti e revisionisti storici del pixel perfect). Tutto questo in realtà, nonostante la modifica di alcuni elementi della trama del film fossero stati semplificati per consentire al giocatore di modificare parzialmente gli avvenimenti raccontati al cinema, attraverso le sue azioni. A livello di gameplay, parliamo di una seri di enigmi eccezionali, in parte facoltativi, alternati a situazioni più action con combattimenti in tempo reale (scazzottate, generalmente) talvolta evitabili con il giusto utilizzo della dialettica. Per la prima volta in un'avventura Lucas, tra l'altro, il protagonista sarebbe potuto effettivamente perire come non era mai accaduto prima. Capolavoro senza tempo.




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