[SERIE REVIEW] JESSICA JONES (S.1)



Grazie all'arrivo di Netflix in Italia, anche noi abbiamo potuto godere della vista dell’attesissima serie TV Marvel dedicata all'ex eroina Jessica Jones, protagonista dell’omonimo fumetto.
Sono 13 le puntate durante le quali Jessica (la brava Laura Boldrini Krysten Ritter) farà sfoggio dei suoi non troppo super poteri, dando la caccia al cattivo di turno che invece di potere ne ha uno, alquanto particolare. Particolare quasi quanto il suo nome che non mi trattengo dal definire per certi versi ridicolo, con un forte effetto anacronistico, visto che non dovrebbe trattarsi di una comedy stile New Girl ma di una superserie sui supereroi all'altezza di Daredevil (poi ci arriviamo). In più, parlando del setting che fa da sfondo all'intera avventura, parliamo di qualcosa di decisamente poco epico, nel quale un vero supereroe stile Avengers risulterebbe fuori posto (e infatti). Questa serie poteva offrire l'occasione per presentare un personaggio (finalmente) femminile a tutto tondo, che avrebbe potuto calamitare tutta l’attenzione su di sé, lasciando il poco ma giusto spazio alla trama orizzontale che fa da sfondo. Epperò, no. Se vi aspettate una serie dal fascino noir, con misteriosi investigatori british capaci di brillanti dialoghi alla Sherlock, state sbagliando di grosso. Vi piace la figura del bello e dannato che si attacca alla bottiglia per dimenticare? Ecco, l'alcool non manca, anche se ha sa un po' troppo di clichè. Altro elemento che causa delusione crescente è, incredibilmente, la parte action. Per quanto anomali, Jessica dei poteri li possiede e avrebbe potuto usarli in maniera un tantino più spettacolare. Come lei anche il buon Luke Cage, l'uomo indistruttibile, che parte a mille menando a destra e a manca per poi subito frenarsi e apparire quasi affaticato, tanto da dover puntare molto sul gioco di piedi più che sulla invidiabile pelle antisfondamento. Quindi, ricapitolando: niente combattimenti al cardiopalma, niente indagini da lente d'ingrandimento. Ma allora cosa vedrete in Jessica Jones?



Marvel stessa lo definisce un thriller psicologico : Jessica vive in un mondo normale, ha un pesante passato con cui fare i conti e un ancor più pesante senso di colpa da espiare, anche a rischio della propria vita. Inoltrea non è l'unica ad avere particolari capacità, ma questa condizione rende la vita di questi speciali più difficile invece di essere un vantaggio. Nonostante i suoi poteri, la forza di Jessica e la sua capacità di spiccare salti innaturali non fanno di lei una classica eroina: non vigila sulla propria città, non sgomina bande criminali. Tutto ciò che fa è in funzione della propria vendetta personale contro il cattivo della situazione: Kilgrave. Il malvagio in questione (quello col nome brutto) ha un potere decisamente originale (non spoilerabile) e da cui è difficile difendersi oltre ad un notevole conto in sospeso con la nostra Jessica. Sarà proprio lui a cercarla, catapultandola in una spirale di morte e violenza fuori dal suo controllo. Al fianco di Jessica oltre al cattivone, gravitano alcuni personaggi secondari che arriveranno in aiuto più o meno efficacemente e che, oserei dire, risultano addirittura meglio caratterizzati della protagonista stessa. Verso la fine di questa prima serie inizierà a fare capolino la sensazione che stiano allungando il brodo un po' troppo: il tutto poteva tranquillamente esaurirsi in 10 puntate, con troppi espedienti a ritardare la conclusione della prima stagione che avrebbe dovuto porre fine anche alle sofferenze di Jessica e di alcuni telespettatori. Nonostante le aspettative deluse in Jessica Jones c'è comunque quella voglia di rivalsa e di vendetta tutta al femminile e quel faccino imbronciato che non perde mai di appeal, oltre a battutine taglienti e sbrocchi pazzoidi qua e la, che rendono la visione tutto sommato piacevole, senza costringervi a non lasciare il divano nemmeno per un secondo. Una base discreta da cui partire per i nuovi episodi, sempre esclusiva Netflix.

VOTO 6/10

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