[XBOX ONE REVIEW] GAME OF THRONES: A TELLTALE GAMES SERIES (S.1)



Il teasing della nuova stagione è appena cominciato, con una foto di Jon Snow insanguinato che riapre lediscussioni dopo la chiusura shock dell'ultima serie televisiva. Nel mentre Telltale ha rilasciato l'ultimo episodio della sua avventura lo scorso 17 novembre, chiudendo la prima parte di una nuova epopea che vede protagonista una nuova famiglia di Westeros: i Forrester.
Tagliamo subito la testa al toro: Game of Thrones è il solito gioco di Telltale. Il solito gioco di Telltale in realtà però, può voler dire un mare di cose a seconda dei casi (almeno per me) e se in altre occasioni i risultati non erano stati poi così entusiasmanti, dopo The Walking Dead la situazione è cambiata radicalmente. Il merito è di un team che può essere amato oppure no ma che ha di fatto costruito le sue fortune su prodotti incentrati completamente sulla sceneggiatura e sulla componente narrativa. Chi mi conosce sa bene la mia posizione a riguardo: i videogiochi devono fare i videogiochi, il cinema deve fare il cinema. L'esempio che ho sempre portato negli anni in questo senso è legato a una banalissima domanda: quanti dei primi, spogliati della componente interattiva, riuscirebbero a reggere unicamente per la qualità della scrittura? Nessuno. O quasi. Ed ecco qui il passo indietro clamoroso del sottoscritto: Game of Thrones, questo Game of Thrones, regge botta in questo senso. Game of Thrones è ad oggi probabilmente uno dei pochi titoli che potrebbe essere guardato da una platea di persone senza rischio noia, osservando un giocatore all'opera. La precisazione da fare in ogni caso c'è: già con il sopracitato The Walking Dead, la qualità della narrazione era talmente elevata e i personaggi ben scritti, da lasciar pensare anche i più scettici. In questo caso, siamo veramente su picchi d'eccellenza mai visti (nonostante i Forrester siano una versione remastered degli Stark di Martin, sotto molti aspetti). Tutta questa magnificenza quindi, perchè? Per la licenza, ovviamente. Al netto del mio essere fanboy di Martin infatti, Game of Thrones è il tipo di IP perfetta per uno pseudo gameplay come quello di Telltale.



Se The Walking Dead in TV infatti si regge sulle storie dei numerosi personaggi, è pur vero che la componente action fatta di zombie ammazzati male, cervelli a terra e tutto il resto mitiga un po' alcune delle soporifere puntate in onda e i numerosi allungamenti della minestra dopo anni di espedienti. Game of Thrones invece è un'opera naturalmente incentrata su scelte politiche, cospirazioni, alleanze e intrighi. Niente di meglio per favorire l'approccio del team di sviluppo nella creazione di questo spin-off a cavallo tra il massacro del Red Wedding e la liberazione di Mereen da parte di Daenerys. Se parlando di Star Wars: Battlefront si diceva di come il fan service fosse al centro della produzione, anche in questo caso non scherziamo. Tutti i 6 episodi della prima serie (7 capitoli ciascuno) sono pieni di riferimenti a personaggi, situazioni, posti, eventi che solo un appassionato potrà cogliere e apprezzare al 100%. La storia dei Forrester passerà per le vicende dell'intera famiglia, caduta in disgrazia dopo la morte di Robb Stark e in balia dei rivali Whitehills, servi fedeli dei Bolton e del sempre psicopatisimpaticissimo Ramsey. Ethan, Talia, RodrikAsher e il fido Gared Tuttle (scudiero di Lord Forrester) saranno quindi i protagonisti di intrecci in atto nelle location rese celebri da HBO, nel tentativo di preservare Ironrath e di mantenere il controllo delle forniture di legname per King's Landing. Parlare di trama senza spoiler è sicuramente complesso ma quello che c'è da sapere è che Game of Thrones gioco riprende in pieno Game of Thrones serie, parlando di tradimenti, cospirazioni, alleanze e violenza in una Westeros devastata dalla guerra tra Stark e Lannister. La connessione con gli avvenimenti visti sul piccolo schermo è totale e la timeline arricchita di particolari che sfruttano in pieno una linea parallela rispetto a quella della TV. Cersei, Tyrion, Jon Snow, DaenerysMargery, Frostfinger sono solo alcuni dei volti noti dello show che ritroveremo anche in una nuova stagione già annunciata dallo sviluppatore che promette faville visto l'epilogo di The Ice Dragon, l'ultima release in ordine cronologico.


Ho scaricato e giocato Game of Thrones per intero, godendomi in un paio di giorni le 6/7 ore del pacchetto e potendo verificare come da copione, tutte le statistiche legate alle differenti scelte fatte nel corso del viaggio nei panni dei vari Forrester. C'è da dire che mi piace approcciare questo tipo di giochi come i GdR: non tento mai una seconda run, a prescindere. Prendo quello che viene, come viene, nel bene e nel male. Morire è veramente molto difficile (ma possibile) e si tratta (tranne che per un unico caso) di scelte sbagliate durante i combattimenti. Parliamo dunque di QTE: spingere il giusto tasto al momento opportuno o muovere lo stick con il timing corretto sarà tutto ciò che dovrete fare durante queste sequenze. Anche l'interazione è limitata a poche scelte del tutto accessorie e fatto salvo per i bivi narrativi importanti, un binario più o meno definito vi condurrà fino alla fine. Per quel che mi riguarda, come dicevo in apertura, non pensavo di arrivare a dire che un gioco fosse divertente anche solo da guardare, ma in questo caso ci troviamo di fronte a una lunga miniserie che farebbe la sua porca figura su Sky di fianco alla sorellona, senza problema alcuno. Parlo di una delle più belle esperienze fantasy degli ultimi 15 anni che non raggiunge il perfect score solo e unicamente per uno stile grafico che si, particolare, ma anche basta. Se Telltale avesse utilizzato anche solo un engine come quello di L.A. Noire, senza scomodare la gen attuale, non ci sarebbe stato da discutere. Le animazioni facciali realistiche e più in generale un mood diverso da quello fumettistico, avrebbero fatto 3/4 del lavoro. In ogni caso, visto quel che costa e cosa offre, da comprare bendati su Xbox One (disponibile anche su Steam of course e Xbox 360).

VOTO 9/10

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