SVILUPPARTY 2013



Non ho seguito tutto a fondo ma grazie al live tweet di IndieVault e ai vari video postati sul sito, mi sono fatto un'idea della manifestazione che da un po' di tempo è un bel punto di ritrovo per tastare la scena indie italiana (in quel di Bologna, presso la Cineteca). C'era tanta gente come sempre, tutti gli studi più o meno abili e arruolati sulla piazza e tutto si è svolto come accade in manifestazioni analoghe oltre l'italico stivale, con proporzioni ovviamente differenti.
C'era Paolo Tajè che spiegava Mirror Moon che s'è fatto le finali IGF, c'era RIOT di cui ho parlato sia qui che su Wired, c'era Doom & Destiny che un gioco che avevo provato a prendere in distribuzione qualche tempo fa e che ritengo, ad oggi, forse la produzione più complessa e meglio gestita in circolazione (ebbene si). Oltre a questi, una pletora di progetti bellini, interessanti, simpatici ma...che fanno riflettere. 1234 studi (?) di due persone che lavorano senza rientro alcuno su robette mobile o progetti senza possibilità di delivery, nel migliore dei casi. Mettersi tutti insieme e fare una cosa più complessa, sharando risorse, tempo e idee, con più chance di uscire con qualcosa di sostenibile? Troppo facile?

1 comment:

  1. In verità c'era anche gente formata da due persone che poi se vai a vedere nei loro siti, trovi che nella lavorazione non ce ne stanno solo due, come gli Indomitus o i Gangster Games!!! Poi bisogna anche vedere quante risorse e quanta voglia c'è dietro...oggigiorno che molti pensano al proprio tornaconto, non è facile lavorare assieme per un progetto che pompi duro.

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