[XBOX REVIEW ROUNDUP] OVERCOOKED, TENNIS WORLD TOUR, DRIVE ON MOSCOW



Un capolavoro di design celebrato da tutti nel mondo e campione di vendite, uno ritorno sotto rete di cui avevo bisogno e uno strategico di quelli nudi e crudi per gli amanti del genere in modalità hardcore. Un maggio all'insegna della varietà.

OVERCOOKED
VOTO 9/10


Lo hanno fatto in pochi, Team 17 ha aiutato con lo sviluppo e Overcooked è diventato un fenomeno mondiale su PC e console. Che lo vedi e due domande te le fai, ma poi ci giochi e capisci tutto. Super easy da vedere, meravigliosamente divertente da giocare. Si cucina lungo livelli fuori di testa, in un regno fantastico da salvare nel nome di una cipolla parlante. In compagnia è il top, sia in coop che in multiplayer competitivo. Si può anche giocare in 8, dividendo amorevolmente il pad, considerando che per sfasciarsi bastano due tasti. Tra pizze, panini, zuppe di vario genere e corse contro il tempo, si arriva tranquillamente a perdere la cognizione del tempo, ridendo come matti. Onestamente non avrei mai comprato una roba del genere ma l'aggiunta su Xbox Game Pass in occasione dell'annuncio del sequel, vale il download. E il download, c'è da dirlo, sarebbe meritato a prescindere perchè Overcooked è il videogioco così come dovrebbe essere sempre. Capolavoro.

TENNIS WORLD TOUR
VOTO 4/10


Mi piacerebbe dire cose meravigliose di questo gioco, perchè in tempi recenti ho una discreta scimmia per il tennis, anche a causa della mia dolce metà e delle frequentazioni recenti che, incredibilmente, preferiscono le palline gialle al pallone. Mi piacerebbe ma no, la verità è che il gioco di Bigben fa acqua da tutte le parti e, soprattutto, alla lunga non è neanche giocabile. La brutta copia di Virtua Tennis, da cui pesca i menù e la struttura della Carriera, che poi non è il problema principale ovviamente. La questione è che una volta in campo, il gioco è brutto perchè non ti restituisce niente di quel che penseresti di trovare. La fisica è abominevole, il movimento dei tennisti fatto male, i collider della racchetta sembrano funzionare in maniera randomica e anche l'IA degli avversari lascia a desiderare. A livello di gameplay quindi, ci trova invischiati in partite che non sono arcade e non sono neanche vagamente somiglianti a una simulazione. Roba che Pro Tennis Tour su Amiga, senza scomodare SEGA, stava già più avanti nel 1990. E il dramma è che è pure venduto full price quindi non ci sono proprio scuse.

DRIVE ON MOSCOW
VOTO 8/10


Slitherine è un publisher forse poco noto ma che sa fare il suo lavoro a modo. Tra l'altro, incredibilmente, pur essendo di proprietà scozzese, il team parla in buona parte italiano e un paio di amici prestano la loro esperienza a questa etichetta specializzata sulla strategia hardcore. Ho lavorato su alcuni prodotti del publisher all'epoca di Leader che spesso venivano sottovalutati da tutti proprio per la loro essenza. Tutti tranne il buon Paglianti, che su GMC ne scriveva, quasi sempre in maniera entusiastica, proprio per la complessità e la cura dietro un'apparenza cheap di esagoni, animazioni minimal, interfacce complicatissime e ritmi tipici di un sottogenere di un genere già di suo mediamente ostico per i neofiti. Logico quindi che 10 e passa anni dopo, il buon Paolo sia finito a lavorare per loro, conoscendo prodotti e genere come pochi altri. Ci ha messo pure troppo forse. Ciò detto, Drive on Moscow è quanto di più concettualmente lontano da azione frenetica e console ma se siete consci di questo e cercate qualcosa di power sui generis, l'opzione è decisamente ottima. Come da titolo, l'invasione della Russia da parte della Germania nazista fa da sfondo alle numerose missioni comprese nel pacchetto. Per pochissimi ma, per loro, consigliatissimo. Il gameplay è da Steam ma rende comunque l'idea.

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