[MOVIE REVIEW] 300



Il backlog è un problema per i videogiochi, figuriamoci per quel che c'è da vedere al cinema e in televisione, specialmente da quando lo streaming è diventato mainstream e l'offerta in salotto non è mai stata così varia. Back to 2007, allora.
Di come ho sistemato casa tra NowTV, Netflix ed Infinity vi parlo poi, perchè sto ancora facendo le prove in teoria. In particolare Infinity è in casa da meno di una settimana, quindi troppo presto per giudicare anche se il catalogo è stato già esplorato, ho visto cose e fatto prove. Proprio durante la spulciata, sono usciti fuori (come per gli altri servizi del resto) filmetti visti e stravisti di cui però per tanti motivi non avevo mai scritto e mai scriverò. 300 però è diverso, per tante questioni. La prima è che uno dei miei film preferiti in assoluto, presi da uno dei miei fumetti preferiti in assoluto. La seconda è che mi ricorda un periodo sempre bello da ricordare, che è quello di Leader, dove 300 è transitato in forma di videogioco PSP che ho lanciato qui in Italia e che ha venduto l'ira di Dio pur essendo un'esclusiva per console portatile. Era il 2007, quasi 10 anni fa e la prima visione, se non ricordo male, fu un rip in ufficio con il mio amico Maurizio (Product Manager del prodotto e oggi Marketing Manager di Harley-Davidson, vi servisse una moto). Fomento. Gioia. Lacrime agli occhi. 300 era quanto di più truzzo, epico, violento, fichissimo ci si potesse attendere, nonostante poi qualche genio del male, bollò il film come storicamente inaccurato, senza aver minimamente compreso la genesi di un progetto che ricalcava para para una graphic novel in cui di certo Frank Miller non puntava alla ricostruzione fedele della battaglia delle Termopili, della figura di Leonida e di tutto il resto.



Al netto di questo, come dicevo, il film era, è e resterà un capolavoro da guardare e riguardare senza sosta per tutto quello che rappresenta per una generazione intera e per quanto Zack Snyder è riuscito a portare a schermo realizzando i sogni bagnati di un'orda di nerd, tra carta e videogiochi. Come era successo per Sin City, 300 passa in rassegna fotogramma per fotogramma il lavoro di Miller, trasformando un gigantesco (letteralmente) Gerald Butler nel protagonista della storia, affiancato da Lena Headey (che ve lo dico a fare) e da muscolosi comprimari impegnati a far saltare gambe, braccia e teste fino allo scontato epilogo (crepano tutti come in Narcos). In un tripudio di sangue ed effetti, di regia perfetta e di presa bene general generica per tutto il bello che c'è da vedere, viene fuori anche la performance di attori non certo di prima fascia, perfetti tuttavia nei loro ruoli, in un crescendo ritmato di goduria totale. Unico avvertimento: non guardate mai il film in italiano. Mai nella vita. Specialmente se avete già intravisto (cosa che sarà sicuramente successa) spezzoni in lingua originale. Vale anche semplicemente se avete intenzione di riguardare tutto: non avevo mai provato l'italiano ma dopo 5 minuti sembrava di vedere un film di Walt Disney, adattato pure malissimo. Peccato per il sequel, che può accompagnare solo. Magari ne parliamo poi.

VOTO 10/10

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