E TU CHE FAI STASERA?



L'obbligo è quello di essere originali ad ogni costo. Negli abiti, nelle acconciature, nel trucco, nei luoghi e nelle strategie. Il risultato, in genere, è solo una nottata di grande noia.
Capodanno da allarmi terrorismo. Capodanno da black out nazionali. Capodanno da austerity o da finta opulenza. Purché sia capodanno. Perché alla notte più folle dell'anno (come se non bastassero i sabato sera) proprio non si può rinunciare. E per essere veramente in bisogna stupire, trasgredire. Messo in naftalina il doppio festeggiamento della mezzanotte in business volando sull'oceano, superato anche "l'anno prossimo vado a letto a mezzanotte", divenuto una sorta di inno al conformismo dell'anticonformismo, non ci resta che calarci nell'angoscia di un quesito senza risposta: cosa fare la sera del 31 dicembre? Anzi, come ottenere i propri 15 minuti di popolarità ed apparire nei telegiornali del primo gennaio? Si può cercare di fare un figlio a mezzanotte e un secondo ma bisognerebbe averci pensato prima. O magari, invece di fare un banale viaggio nel caldo Kenya, si potrebbe partecipare al grande safari di Tora Bora ma bisognerebbe rinunciare al classico brindisi di mezzanotte, vista il veto sugli alcolici, e per le donne ci sarebbe ancora qualche problema di troppo. Oppure, che so, prenotare un ristorante a Gerusalemme, per vedere se si riesce ad arrivare vivi alla mezzanotte. C'è poi il capodanno no global (niente griffe, ma tutti simboli della sinistra che fu, dalla maglietta del Che al passamontagna del sub comandante Marcos, magari tutti insieme al Leoncavallo…): quello pay creato all'epoca dalla ministra Moratti per i ragazzi delle scuole private. A noi, personalmente, piace quello delle strade invase pacificamente da persone che si scambiano gli auguri, sperando in un anno diverso, credendo (anche se solo per pochi minuti) alla retorica dell'augurio di un mondo migliore. Il mio semplice augurio per chi mi legge, e continuerà a farlo in un nuovo anno in cui tutti speriamo di poter vivere con meno turbamenti e più serenità. Auguri!

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