L'UNIVERSITA' E TUTTE QUESTE BELLE ROBE DI QUESTI GIORNI



Attraverso una fase di rigetto importante verso il sistema Italia. Ultimamente, più o meno da quando mi son mosso in Svizzera, il ribrezzo verso certe situazioni è aumentato in maniera esponenziale, esattamente come quando da Roma, mi son spostato a Varese qualche anno fa. Sono un terrone, alla fine, ma il fatto che qui funzioni tutto e giù non funzioni una sega, è la semplice e pura verità.

E sul lungo termine, posso immedesimarmi nel cittadino medio lombardo o veneto che tra mondezza, cazzate e tutto il resto un po', forse, c'ha pure ragione a farsi girare le palle. Questo cappello, anyway, era per introdurre il discorso università, dopo gli avvilenti casini di questi giorni. Io sono sostanzialmente apolitico e trovo che il nostro paese sia in una situazione irreversibile risolvibile solo con i carri armati. Qualcuno, cortesemente, di quelli che vanno a spaccare le robe per strada, mi spiega in 5 semplici punti, pro e contro eventuali della riforma. Per capire eh. Perchè a me per esempio, risulta che le università dove stanno facendo più casino (Siena, Firenze, Pisa, Camerino, Urbino) siano quelle con i buchi di bilancio più grossi, fatti dai baroni. Mi risulta pure che in Italia esistano 170.000 materie, contro le 90.000 in media degli atenei europei, con relative assunzioni di gente inutile e cattedre moltiplicatesi negli anni. Mi risulta che non esista un ateneo nei primi 150 del pianeta, secondo Times. Mi risulta che in 95 università, finiscano per laurearsi meno persone che in Cile. Mi risultano 37 corsi di laurea per un solo iscritto, 327 facoltà con 15 iscritti e 5.000 corsi di laurea contro i 2.444 del 2001. Qualcuno ci insegnerà, in questi minchia di corsi di laurea inutili (che all'estero sono meno della metà), no? Mi risultano 320 sedi distaccate in località fantascientifiche. Il punto è che sono 50 anni che gli atenei si sviluppano intorno ai professori e non intorno agli studenti, con sprechi catastrofici e privilegi per pochissimi non sostenibili. Mi ricordo quando mi iscrissi a Scienze della Comunicazione eoni fa: era a numero chiuso, 1.000 posti a Roma. Manifestazione globale per il diritto allo studio. L'anno dopo, aperta a tutti, era diventata il più grosso centro sociale della capitale, in grado di produrre un buon numero di impiegati addirittura durante il corso: tutti quelli che vendevano il fumo in facoltà. E la colpa sarebbe della Gelmini?

6 comments:

  1. si insomma, riassumendo...in italia si sta messi male! :(

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  2. precisazione 1:
    L'università di Pisa non é una delle università con i buchi più grossi, anzi in un articolo si parla di 19 mln di debiti verso strutture periferiche che presumo siano dipartimenti etc., quindi interni alle università.

    In questo articolo del 2008 c'è una bella lista di università in rosso:
    http://www.corriere.it/cronache/08_novembre_02/Focus_universita_8b1ad3d0-a8bf-11dd-b538-00144f02aabc.shtml

    Per il resto nessuno nega i grossi problemi delle università ignorati e alimentati dai governi degli ultimi anni, ma la riforma Gelmini non risolverà una mazza, anzi peggiorerà le cose.
    Una riforma farsa fatta per far credere alla gente che risolverà gli sprechi nelle università(noti a tutti) ma che in realtà creerà problemi.
    http://perseo.dcci.unipi.it/universita/bevilacqua.html
    http://perseo.dcci.unipi.it/universita/sole24ore.31ott08.pdf

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  3. bobbio12:45 PM

    mi sfugge il valore che abbia il fatto che la gelmini sia una bella donna... va beh...

    punto 1) il ruolo del ricercatore (che è bene ricordarlo svolge il 50% delle attività universitarie, anche fare lezione e spesso e volentieri neanche viene pagato) viene ancora di più "precarizzato": 5-6 anni di contrattini da quattro spicci a tempo determinato e poi test di idoneità... se non lo passa rapporti con l'ateneo interrotti.
    - "Se è bravo lo passa!" dirai giustamente te... poi però mandi affanculo l'italia per via della raccomandazioni e dei baroni, quindi ti chiedo: a parità di bravura, chi è che passerà il test? io o il nipote di o l'amico di?
    - "In Italia vogliamo il posto fisso!"... no, in Italia vogliamo fare il lavoro per cui abbiamo studiato e ci siamo fatti il mazzo per anni e anni.

    2) i problemi di cui accenni (buchi nei bilanci, raccomandazioni, corsi inutili) sono verissimi, ma con questa riforma non vengono minimamente risolti, anzi creano profondi paradossi perché i tagli non hanno criteri razionali. Esempio: ingegneria gestionale a Pisa, corso con quasi 1000 iscritti all'anno, considerato tra i top in italia, rischia di essere cancellato per i tagli a professori e ricercatori... 1000 iscritti eh, fai una media di 1000 euro di tasse a capoccia e sono un milione di euro... non parlo di storia dell'ornitorinco svizzero, ma di un corso che ti porta 1000000 di euri nelle casse.
    Ed è così in molte delle facoltà di ingegneria italiane, dove a fare parecchie delle attività ci sono i ricercatori che rischiano il posto.

    3) entrano privati nei CdA degli atenei. E il che sarebbe un bene se si trattasse di nuovi punti di vista più imprenditoriali o di capitali freschi o di un maggiore connubio tra imprese e università.
    Il problema che questi privati sono principalmente ... ta-daaan! BANCHE!

    4 collegato al punto precedente) cambiano le regole per le borse di studio, che in molti casi adesso dovranno essere rimborsate dopo la laurea (i cosidetti prestiti d'onore). Arriveremo quindi alla situazione che c'è già in America: il riccone che può permettersi Harvard paga e avrà un titolo importante, io magari più intelligente e studioso di lui ma poveraccio mi faccio un mutuo già prima di trovare lavoro (ed ecoo il ruolo della banche nei CdA)... se poi non lo trovo so' cazzi...
    inoltre i prestiti d'onore valgono quasi esclusivamente per "merito"... "fantastico!" dirai te giustamente. Però mi riduci le borse per "reddito"...
    quindi io magari voglio laurearmi però non sono particolarmente brillante (oh, mica si può avere tutti 110 e lode) faccio fatica a pagarmi gli studi perché, non mi danno la borsa e devo smettere.

    5) ci sono poi parecchie contraddizioni sparse qua e là, cioè mi riduci l'età pensionabile dei professori però blocchi il turnover al 20%...
    mi tagli esclusivamente le piccole università, lasciando gli sprechi in quelle grandi...

    insomma, io 5 punti dal mio modestissimo punto di vista te li ho dati. ma la sai qual è la cosa più comica? che questa riforma è puramente campagna elettorale, perché vista la situazione nella quale verte la politica attualmente non si troverà mai il tempo per fare le misure attuative.

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  4. bobbio12:49 PM

    scusami, ho fatto del casino. XD

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  5. IL magna magna REGNA!
    Speriamo finisca.

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  6. Mawend11:55 AM

    finirà quando non ci sarà più nulla da magnà...

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