[PC REVIEW] THIS IS THE POLICE



Il cinema ha raccontato spesso di poliziotti corrotti, città in mano alla malavita, strade pericolose e tutto il resto. Raramente però, si parla di un antieroe come in questo caso. Come Jack Boyd, prossimo al pensionamento e con una vita ormai a rotoli.
Abbandonato dalla moglie, alle prese con un sindaco bastardo deciso a mandarlo in pensione e ricoperto di debiti: è questo lo spunto alla base di This is The Police che vedrà il protagonista impegnato nei suoi ultimi 180 giorni di mandato a Freeburg, con la speranza di tirare su più soldi possibile in ogni maniera più o meno lecita. Come capo della polizia dunque, la routine sarà scandita dall'organizzazione dei turni dei vari poliziotti e detective, alternata alla gestione dei rapporti con l'amministrazione, la stampa, i vostri subalterni e, manco a dirlo, la criminalità organizzata. Partiamo dalla fine: la famiglia Sands avrà bisogno di molti favori così come i Varga. A voi decidere da che parte stare. In cambio di protezione potrete ottenere denaro riciclando con loro denaro, armi e droga ottenuti in servizio, per esempio. Ma anche facendo fuori i più onesti pronti a cantare contro di voi. Al sindaco invece, dovrete rispondere per poter accampare diritti di gestione di tutta la baracca, con fondi extra per nuove assunzioni, tenendo sempre a mente il peso della politica e dei media nell'attività quuotidiana. A livello di gameplay poi, tutto si traduce in una lunga serie di chiamate alle quali dovrete assegnare degli uomini più o meno skillati, che porteranno o meno a casa il risultato (catturando malviventi, proteggendo i civili e via dicendo). Al termine di ogni giornata, cambierà turno e relativo personale, diviso come dicevo tra agenti e investigatori, impegnati in casi più complessi e articolati da risolvere raccogliendo testimonianze (sotto forma di foto), per ricostruire l'accaduto e arrestare i colpevoli ma anche per smantellare un'intera gang criminale, utilizzando informatori o intimidendo i vertici spaventando i pesci più piccoli.



Nonostante la poca varietà in questo senso, il bellissimo stile grafico e il doppiaggio completo (in inglese), fanno del gioco una specie di visual novel a tutti gli effetti, con una storia alla base anche piuttosto complessa e degna dei film di cui sopra. Provate a pensare a una specie di The Shield per quel che riguarda temi e dinamiche, senza dimenticare il linguaggio e la caratterizzazione dei diversi personaggi che popolano la città minimal di Weappy Studio, che dopo il successo dell'esordio ha annunciato anche un sequel, ancora in collaborazione con THQ Nordic, publisher in regia anche in questa occasione. Tra un omicidio nel ghetto, una manifestazione di femministe (che potrete pure picchiare) e una cena di gala per mantenere saldi i rapporti con i vertici, sarà veramente enorme la mole di testo da seguire ma per fortuna lo script è veramente ottimo (e la mancanza dell'italiano è sempre un plus in questi casi). Piccola chicca: durante il gioco si potrà decidere quale colonna sonora utilizzare scegliendo tra vari dischi, acquistabili strada facendo consultando gli appositi cataloghi in-game ricreati con lo stesso meraviglioso gusto che caratterizza tutto il resto. Insomma un merge riuscito tra gestionale, avventura, visual novel che funziona e che si trova ormai a due spicci, dopo un importante lancio a 29.99€. Disponibile anche su Xbox.


VOTO 8/10

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