[DOCU REVIEW] I GIOCATTOLI DELLA NOSTRA INFANZIA (S.1)



Nostalgia canaglia sempre. Aggiungiamo anni '90, il Natale, i giocattoli e tutte queste cose qui e abbiamo uno di quei documentari che lacrimoni così, neanche alla morte della mamma di Bambi all'epoca. Andiamo oltre.
La stagione originale sarebbe composta di 8 episodi in realtà ma la versione già online relativa alla prima season si esaurisce in solo 4 mandate da 50 minuti circa. Di cosa stiamo parlando? Di un tuffo nel passato per la gente nata ad inizio anni '80 (o anche nel 1979 come me), catapultata in un turbinio di prodotti, marchi, spot e via dicendo, in grado di riportare alla mente sensazioni, odori, sapori di un passato mai troppo rimpianto. Come dice il titolo stesso del documentario, I giocattoli della nostra infanzia celebra tutto ciò che ci ha fatto impazzire da ragazzini, con gustosi retroscena e tanti aneddoti raccontati direttamente dalle persone che hanno contribuito a creare una vera e propria mitologia che ancora oggi alimenta giri di soldi pazzeschi tra convention, collezionisti e tutto il resto. Si comincia con Star Wars che risulta essere paradossalmente la puntata meno interessante, passando poi invece ad una Barbie rivoluzionaria sotto tanti diversi aspetti, con una storia alle spalle che va ben oltre la rivincita delle donne. Terzo episodio dedicato ai Masters, con il più grosso concentrato di pazzi (perchè creativi era un'altra roba), ancora impegnati a contendersi la paternità di uno dei trademark più gloriosi di sempre (in grado di oscurare persino le Barbie di cui sopra, a un certo momento). Chiusura dedicata ai G.I.Joe, il giocattolo che forse ho più amato, proprio per i motivi che, a tavolino, avevano convinto la produzione a entrare a gamba tesa sul mercato: la snodabilità estrema dei personaggi che de facto non si limitavano ad essere bambole in versione uomo ma action figure (termine che nasce proprio con la prima infornata). Ho avuto anche la pessima idea di guardare su Amazon i prezzi dei vari mezzi e personaggi, così come del Castello di Grayskull e di un paio di altre cose. Tutti oggetti che mia madre ha regalato perchè "tanto che ci fai ormai, diamoli ai bambini poveri". Bambini poveri che probabilmente oggi, dopo averli rivenduti, saranno degli adulti ricchi. Da vedere subito per poi spaccare la carta di credito online senza pensieri.

VOTO 9/10

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