[PC REVIEW] THE PURRING QUEST



Vabbè, che sono un gattaro lo sapete già. Lo sapete perchè i miei social sono un susseguirsi di foto di videogiochi e gatti, ho un tris di capolavori dentro casa e da quando sono nato felini di vario tipo non sono mai mancati come del resto cani e conigli ma pure caprette e topini cavia. E quindi che fai, non compri un gioco che fa le fusa su Steam?
The Purring Cat è proprio quel che sembra: un'avventura che ha per protagonista un micio. Anni fa Sony ci aveva regalato un prodotto che in pochi conoscono (sottovalutatissimo per me), che si chiamava Dog's Life, arrivato su PS2 e contraddistinto da trovate di gameplay veramente geniali. Si giocava la parte del cane ovviamente e il tutto ruotava attorno alle avventure di Jake, in un mondo 3D colorato e approcciato con gli occhi del fedele compagno dell'uomo. Niente a che vedere con il successivo Nintendogs insomma, parente del Tamagotchi, tantomeno con la proposta di Valhalla Cats che in realtà si dimostra molto più articolata di quanto previsto. The Purring Quest è infatti una storia triste, prima di tutto, basata sulle emozioni e incastrata in un 2D disegnato a mano, aperta da una cutscene che fa subito brutto e da un'idea dei toni tutt'altro che giocosi della vicenda. Si parla di amore e sofferenza, fedeltà e morte e nonostante le meccaniche siano molto semplici (del resto un gatto salta, graffia e si arrampica) alcune delle meccaniche provano addirittura a dare un po' di profondità a un prodotto che non fa di certo del comparto tecnico il suo pezzo forte, anzi. C'è un po' di stealth tra scatoloni dentro cui nascondersi per evitare cani troppo forti da attaccare e piante su cui aggrapparsi per raggiungere appigli di diverso tipo e superare pericolosi ostacoli. Ci sono gatti famosi, con cui interagire, sempre pronti a dare consigli preziosi. Ci sono gli elementi platform e un paio di orette e qualcosa di feels tra esplorazione e narrazione, raccogliendo lische di pesce a destra e sinistra durante la ricerca del padrone scomparso. Ci sono pochi spiccioli da spendere per un'esperienza sicuramente particolare a cui aggiungere punti da amanti degli animali più spettacolari del mondo.



VOTO 7/10

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